"FAR DA MADRE ALLA MADRE" Questo è un ottimo modo per definire l'attività della doula,infatti questa è una figura professionale che si occupa del sostegno emotivo e del benessere della donna che sta per diventare mamma e della sua famiglia,dalla gravidanza fino al primo anno del bambino.Da parte della doula viene offerto un sostegno intimo e confidenziale,rispettando pienamente le scelte delle persone assistite.
Lo strumento principale che usa è la relazione,saper ascoltare,accogliere,orientare e l'accudimento pratico,ma vengono sviluppate anche altre tecniche come il rilassamento,visualizzazioni,massaggi,ascolto attivo,ballo,canto,yoga,reiki...Principalmente lavora a casa della donna che assiste e se questa ne fa richiesta la può accompagnare all'ospedale,senza interferire con il personale sanitario,infatti la doula non è una figura sanitaria o medica,non prescrive farmaci ne attua diagnosi.Collabora con il personale sanitario(medici,ostetriche,infermiere..)nel pieno rispetto delle reciproche competenze.
PERCHE' UNA DOULA?
In altri tempi le famiglie allargate coccolavano le neomamme durante le prime settimane che seguivano il parto.Il contesto sociale attuale,radicalmente cambiato,espone le donne e le loro famiglie a vivere l'esperienza della genitorialità in solitudine, talvolta le donne sono sorprese di quanto possono sentirsi giù di morale solo pochi giorni dopo aver provato la gioia e l'eccitazione della nascita,anche i papà si possono sentire smarriti o impacciati...
Un'ampia documentazione scentifica dimostra che la presenza della doula può facilitare l'esperienza del parto e del puerperio ed anche la creazione di un forte bonding con il neonato,aumentando la probabilità di un forte attaccamento.In pratica una doula è li pronta a coccolarti,ascoltarti e a donarti il tempo che ti serve per prenderti cura di te stessa riducendo così la possibilità di andare incontro a depressione post partum.

mercoledì 25 aprile 2012

MTC per ridurre cesareo

Forlì: MTC per ridurre il cesareo L’UO di Ginecologia-Ostetricia dell’ASL di Forlì consente alle pazienti di ricorrere alla stimolazione con agopuntura e moxibustione per favorire il rivolgimento spontaneo del bambino ed evitare il cesareo. L’iniziativa, avviata lo scorso settembre, rientra nel progetto regionale “Giù la testa”, promosso dall’Emilia Romagna nel quadro del II programma sperimentale “Medicine non convenzionali” che coinvolge 47 ospedali e Consultori della Regione. «Sulla base dei dati disponibili, le donne sottoposte a questo tipo di trattamento ricorrono al cesareo per presentazione podalica solo nel 28-30% dei casi – ha detto Andrea Amadori, responsabile medico del progetto per Forlì – Considerando che il rivolgimento spontaneo avviene nel 56% dei casi, c’è un 15% di donne che può beneficiare di questa terapia». Un obiettivo del progetto regionale è verificare questi dati su una casistica significativa (stimata in circa 500 pazienti). Le donne apprenderanno la tecnica dalle ostetriche dell’UO di Ginecologia e Ostetricia della ASL di Forlì, che partecipano attivamente al progetto e riceveranno una formazione specifica ARTICOLO SUL NOTIZIARIO REGIONALE DELLE MEDICINE COMPLEMENTARI TOSCANA-MARZO 2012

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